
Nell' agro di Martina Franca, nella Murgia Tarantina,
si alleva la piu' famosa razza asinina del mondo, appunto l' asino
di Martina Franca, che da questa bellissima citta' pugliese prende
il nome.
Il territorio di Martina Franca è situato su un altopiano con
altezze comprese tra i 450 e i 530 metri sul livello del mare; il
sottosuolo è formato da calcare compatto, bianco, ottimo come pietra
da costruzione, che in alcuni zone si presenta formato da lastre
sottili denominate "chiancarelle", con le quali, da secoli, si
costruiscono i famosi "trulli", che si trovano sparsi
pittorescamente in tutta la campagna martinese.
La storia dell' asino di Martina Franca è legata a quella di queste
aride e pietrose colline della Puglia: le Murge. In particolare la
Murgia sud-orientale, nel comprensorio dei trulli e delle grotte; un
territorio unico nel suo genere, di circa 80mila ettari, con
conformazione e con caratteristiche che lo rendono particolarmente
adatto all'allevamento del bestiame.
Qui, a meta' strada tra l'Adriatico e lo Jonio, si è formato questo
splendido asino, espressione di un territorio al quale deve molti
dei suoi pregi: come la rusticita', necessaria per sopravvivere in
un ambiente climaticamente difficile, freddo d'inverno ed arido
durante l'estate; la solidita' degli arti e dello zoccolo, da
attribuire alla dura roccia carsica che, nelle Murge, affiora
ovunque; la sicurezza del piede ed il grande equilibrio, che
acquisiscono solo animali abituati a percorrere sentieri scoscesi.
Sulle origini dell'asino di Martina Franca non vi sono dati sicuri;
le credenze locali sono quasi concordi nel ritenere che esso derivi
dall'asino Catalano importato nella zona dai conti di Conversano,
all' epoca della dominazione spagnola. Secondo Montanaro (L'asino di
Martina Franca, Rivista di zootecnia, 1930), la presunta
importazione di asini spagnoli sarebbe stata "una sola", e di soli
15 soggetti, e " le osservazioni zootecniche insegnano come
un'introduzione accidentale e limitata sia insufficiente a
trapiantare una razza in un nuovo ambiente, perche' l'influenza dei
nuovi soggetti, in generale, e quando non venga effettuata alcuna
selezione, viene annullata dalla massa degli animali indigeni".
Questa obiezione ha maggiore valore nel caso dell'asino di Martina
Franca, in quanto le leggende popolari non parlano di ulteriori
introduzioni oltre a quella effettuata una sola volta all'epoca
della denominazione spagnola. Pertanto i tecnici e gli storici
ritengono che nella zona di Martina Franca esistesse gia' prima un
tipo di asino di forme sviluppate e di mantello piuttosto scuro, in
modo che l'asino spagnolo, incrociatosi con esso, lo abbia solo, e
in parte, migliorato.
L'asino di Martina Franca ha quindi un'origine autoctona,
strettamente legata alle campagne dell' agro di Martina Franca e dei
comuni limitrofi.
L'asino di Martina Franca, grazie alla sua mole, è stato esportato
in tutto il mondo. Ovunque questo eccezionale asino è stato
largamente impiegato per la produzione di impareggiabili muli e come
miglioratore di altre popolazioni asinine.
Nel 1926, il Ministero dell'Agricoltura, in collaborazione con
l'allora "Regio Deposito Stalloni" di Foggia, oggi Istituto
Regionale Incremento Ippico, e tramite l'Ispettorato Agrario
Dipartimentale di Bari, oggi Assessorato Regionale Agricoltura,
diede inizio, in Puglia, alla selezione della razza asinina Martina
Franca.
Cio', nell' immediato dopo guerra, creo' l' esigenza di una
organizzazione che si interessasse alla tutela ed alla
valorizzazione di questa antica razza autoctona. Questa esigenza era
particolarmente sentita tra gli allevatori, i quali erano riusciti a
conservare questi splendidi animali dopo le vicissitudini subite da
tutto il settore equino durante la II Guerra Mondiale.
Cosi', nel 1948, su iniziativa dell' On.le Alfonso Motolese,
deputato alla Assemblea Costituente e sindaco di Martina Franca, un
gruppo di 22 allevatori, tra i quali ricordiamo Alberico Motolese e
Alfonso Basile, promossero la costituzione dell' Associazione
Regionale Allevatori dell'Asino di Martina Franca e del Cavallo
delle Murge , la prima del genere in Italia, con sede in Martina
Franca.
L' associazione, grazie all'entusiasmo ed alla passione dei suoi
soci costitutori ed alle capacita' organizzative di Alberico
Motolese e Alfonso Basile, presidenti dell' associazione (Motolese
dal 1948 al 1975 e Basile dal 1975 al 1995), diede un importante
impulso alla diffusione ed alla conoscenza della razza ed una nuova
impostazione all'allevamento ed alla selezione.
Tutto cio' fu possibile anche e soprattutto alla stretta
collaborazione con il Regio Deposito Stalloni di Foggia, allora
diretto dal colonnello Agostino D'Alessandro, zootecnico di grandi
capacita'.
Nel dicembre 1956, l'associazione organizzo', a Martina Franca, il
I° Mercato Concorso del cavallo delle Murge e dell' asino di Martina
Franca, manifestazione che ancora oggi si svolge ogni anno a Martina
Franca nel primo week-end del mese di dicembre.
Grazie alla diffusione dell' asino di Martina Franca su tutto il
territorio nazionale, nel 1990, su iniziativa del dr.Alfonso Basile,
fu costituita l' A.N.A.M.F. (Associazione Nazionale Allevatori del
Cavallo delle Murge e dell'Asino di Martina Franca) con sede a
Martina Franca, di cui il dr. Basile è stato presidente fino al
1995.